“Vampiri? Erano fuori di testa? La Commissione era solo una facciata per un manipolo di mostri da B-movie? E così non erano solo gente di mondo. Non erano solo ragazzini ricchi. E non erano così magri perché vomitavano qualsiasi cosa mangiassero. E non erano veloci o incredibilmente atletici o assurdamente intelligenti perché avevano talento; erano così perché – e questa sì che era bella – erano dei non morti?”
[Sangue Blu, di Melissa de la Cruz, pag. 128]
Sangue Blu (titolo originale dell’opera, Blue Bloods) è un libro urban fantasy pubblicato nel 2006 in America e tradotto e distribuito in Italia a distanza di tre anni dalla casa editrice Fanucci Editore; dopo il tempestoso successo dei vampiri come personaggi di romanzi fantasy, ovviamente, gli editori non potevano farsi sfuggire una delle saghe più amate dagli adolescenti negli U.S.A. Dimenticate il romanticismo di Twilight e i vampiri poco “presenti” nella storia della Meyer; dimenticate la figura tradizionale del vampiro di Stoker, perché i vampiri di Melissa de la Cruz sono diversi. Sono “veri”. Sono grintosi, ricchi, bellissimi e fanno parte di una elitè. I vampiri di Sangue Blu non possono trasformare esseri umani in vampiri con un morso, semplicemente possono cibarsi del loro sangue senza – naturalmente – esagerare. In poche parole sono costretti a seguire delle regole per vivere a stretto contatto con gli umani; regole stabilite da un Conclave, formato dai vampiri più potenti. La storia di Melissa de la Cruz inizia con questo primo libro, ambientato nella città di New York, dove si mescolano le vite di cinque ragazzi apparentemente diversi; Schuyler, Bliss, Mimi, Jack e Dylan.
Schuyler è la protagonista dell’intera saga, una ragazza bellissima dai capelli lisci e neri che si nasconde dietro a un look da barbona e che non riesce ad integrarsi a scuola, frequentata perlopiù da gente snob e piena di sé come Mimi Force. Quest’ultima è la sorella gemella bionda e bellissima di Jack, uno dei ragazzi più popolari del liceo – anche questi descritto come un magnifico ragazzo dall’aria misteriosa e dai capelli biondicci; a dir la verità, entrambi i gemelli godono di una certa fama tra gli adolescenti e, per questo, vengono imitati e rispettati. Bliss è una ragazza che si è appena trasferita a New York e vuole frequentare le persone giuste del posto, così decide di seguire Mimi Force e le sue scagnozze fino a che non incontra Dylan, il migliore amico di Schuyler. Sia Bliss che Dylan capiscono di provare una forte attrazione ed è questione di tempo prima che i due capiscano che sono destinati a stare insieme. Anche Schuyler sembra avere la testa altrove, dato che tra lei e Jack Force pare ci sia qualcosa di speciale. Lo stesso “qualcosa” che Mimi cerca in tutti i modi di sopprimere con i suoi capricci per distrarre il fratello.
La trama, da questo punto di vista, potrebbe essere confusa con la trama di un romanzo adolescenziale munito di un pizzico di ironia; ma la storia comincia a movimentarsi già a partire dai primi capitoli. Schuyler sa che c’è qualcosa che non va nella maggior parte dei suoi compagni, sa che gli ex di Mimi sono strani dopo esser stati con lei e vuole scoprire cosa sta succedendo nella sua scuola. Queste domande cominceranno ad ossessionarla dopo il ritrovamento del corpo di Aggie, una sua compagna di scuola, durante una festa. Alla fine sua nonna Cordelia sembrerà coinvolta in tutto ciò e Schuyler non aspetta altro che ricevere delle risposte. Intanto Mimi cercherà in tutti i modi di decifrare i sentimenti del fratello nei confronti della ragazzina dai capelli neri e nel giro di poco le relazioni inizieranno a complicarsi… e, come se ciò non bastasse, Bliss e Schuyler verranno scelte come modelle per una campagna pubblicitaria.
“Per Dio, è davvero bella, pensò Bliss. Ma ‘bella’ non era sufficiente, sarebbe stato come dire che Audrie Hepburn era graziosa. Schuyler era trascendente. Perché non me n’ero mai accorta? Si chiese Bliss. Sembrava in tutto e per tutto una modella.”
Alla fine Schuyler scoprirà la verità: scoprirà perché la morte di Aggie ha scioccato la Commissione e molti studenti del suo liceo snob. Non poteva morire, era una non morta. La maggior parte delle persone che Schuyler conosce, infatti, sono vampiri. E non i soliti vampiri di cui si sente parlare in giro; Schuyler scopre che i vampiri “veri” sono destinati a reincarnarsi in un altro corpo subito dopo la morte e che nelle loro vene scorre del sangue “blu” (da qui il titolo dell’intera saga e del primo romanzo). Ma, oltre ai Sangue Blu e agli uomini, esistono altre creature altrettanto crudeli che uccidono sia umani che vampiri: i Croatan, i Sangue d’Argento. Tutto si ricollega allo sbarco in America della Mayflower e dei suoi passeggeri e ad una scritta incisa su un palo, Croatan.
Schuyler, tuttavia, è unica nel suo genere: non è un’umana né una vampira, ma è una mezzosangue. E i suoi poteri restano ancora un mistero sia per Cordelia che per Jack. L’omicidio di Aggie preoccuperà la Commissione, che si mostrerà pronta a tutto pur di scovare i Croatan e riportare la pace a New York.
Il libro, Sangue Blu, è ben costruito. La storia contiene diversi flashback e finzioni “narrative” che tengono alta l’attenzione di chi legge; ad esempio il finto ritrovamento dei frammenti del diario di bordo di Catherine Carver sulla Mayflower che, ogni tanto, rompe la linea del presente (ambientato nella Grande Mela). L’autrice segue perfettamente il filo logico della sua storia, non dimentica passaggi e, soprattutto, fornisce passo dopo passo tutte le spiegazioni che il lettore vorrebbe ricevere a fine capitolo. Lascia col fiato sospeso, utilizza un linguaggio e uno stile apparentemente semplici da cui traspare dell’ironia. Il punto forte di Melissa de la Cruz è proprio l’intreccio ben delineato della saga in questione – oltre agli intrighi e alle relazioni amorose, che si faranno sempre più complicate -, l’intreccio creato fra passato e presente, fra il punto di vista di Schuyler e quello di Jack. Riesce a mescolare i pensieri di tutti i personaggi senza perdersi in un bicchier d’acqua, lasciando sempre qualche dubbio alla fine di un capitolo.
I personaggi sono descritti in maniera minuziosa, sono credibili in tutto e per tutto, dai dialoghi alle descrizioni fisiche. Non manca assolutamente niente. Sono adolescenti alle prese con l’amore, con il sesso, con la droga, con la scuola e, soprattutto, sono ragazzi viziati e ricchi. In quest’ultimo particolare, l’autrice – la quale lavora per una rivista di moda – dimostra una forte padronanza del linguaggio, citando marche e delineando i capi d’abbigliamento, e descrive i personaggi dalla testa sino ai piedi, senza tralasciare il colore degli occhi o qualche altra caratteristica. E’ come se Melissa de la Cruz avesse fotografato i suoi personaggi uno ad uno.
Schuyler è uno dei personaggi meglio riusciti della storia, oltre ad essere la protagonista; i suoi occhi azzurri, il suo modo di fare, i suoi capelli, la sua timidezza e la sua determinazione sono le caratteristiche che saltano subito all’occhio nelle prime cento pagine. Lo stesso vale per Mimi, l’antagonista della storia, la quale verrà descritta come una vampira egoista, alla moda, altezzosa ma anche come una ragazza con dei sentimenti quasi “umani” dimostrati solo nei confronti di Jack (ad esempio la gelosia provata nei confronti di Schuyler).
Anche l’ambientazione non viene trascurata. Qualunque sia il posto visitato da Schuyler o da Bliss o da Mimi, l’autrice riesce con maestria a descriverlo, portando l’immagine sotto gli occhi dei lettori. Non perde una singola foglia sul sentiero di Park Avenue o sul ciglio della strada, non dimentica neanche di descrivere il negozio in cui Bliss vorrebbe provare delle scarpe costose.
Lo stile e il linguaggio, come ho già accennato, sono all’apparenza semplici, ma in realtà essi sono diretti e ben studiati. Raramente si trovano periodi lunghi e descrizioni superflue; Melissa de la Cruz rende scorrevole la lettura aggiungendo particolari necessari soltanto per arricchire l’immaginazione dei lettori, mentre i dialoghi sono veloci e credibili.
Una lettura piacevole, una storia appassionante che continua ad interessare il lettore nel secondo volume, “Bacio Sacro”, già uscito in Italia per Fanucci nel 2009;
– Sangue blu (Blue Bloods, 2007), Fanucci Editore, 2009.
– Bacio sacro (Masquerade, 2009), Fanucci Editore, 2009.
– Rivelazioni (Revelations, 2009), Fanucci Editore, 2009.
– L’eredità di Shuyler (The Van Allen Legacy, 2010) Fanucci Editore, 2010.
– I segreti dei sangue blu (Keys to the Repository, 2010), Fanucci Editore, 2010.
– L’angelo tradito, (Misguided Angel, 2010), Fanucci Editore, 2011.
– Blood Valentine – Le ombre di Schuyler, Fanucci Editore, 2011.
L’autrice – Melissa de la Cruz
E’ cresciuta a Manila, quando era dodicenne la famiglia si è trasferita negli Stati Uniti, più precisamente a San Francisco. Scrive soprattutto storie per gli adolescenti ed è autrice di una serie di novelle. Oggi vive a Los Angeles con il marito.
Melissa de la Cruz collabora anche con alcune importanti riviste tra le quali Marie Claire e Teen Vogue, ma non solo: è anche esperta di moda per le reti televisive E! Entertaiment e la CNN.
Nel 2009 la Fanucci Editore ha pubblicato Sangue blu, il primo libro della sua misteriosa saga.
Sangue Blu è un libro che lascia col fiato sospeso. La definirei una di quelle storie che mescola abilmente fantasia, moda, amore, amicizia, segreti e omicidi in poche e semplici pagine.
Assolutamente consigliato.
Laura Buffa
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