Eccoci a una nuova puntata di “Tutto tra blogger“. Oggi intervistiamo Yoko, Strega del crepuscolo e Valy, autrici per il blog Le tazzine di Yoko. Tra contest letterari, opinioni e interminabili pile di libri risponderanno a tutte le domande della nostra redazione. Preparatevi una bevanda calda e gustatevi questa lunga intervista alle tre tazzine!
1) Come hai trovato il nome per il tuo blog?
Yoko: La scelta ha un che di comico, la verità è che una volta costruito il tutto un nome intelligente era l’unica cosa che mancava. Pensa di qui, sbatti la testa di là, non mi veniva in mente niente che racchiudesse tutte le tematiche che sarei andata a toccare. Non trovando un nome che avesse un’attinenza con tutto, ho optato per qualcosa che non c’entrasse nulla. Così sono saltate fuori le tazzine, un oggetto che mi affascina in tutte le sue forme e che uso molto, visto che sono una grande consumatrice di tè, caffè e cioccolata. Amo tazze e tazzine, ne ho anche una collezione sempre in espansione.
2) Quando hai aperto il tuo sito e perché?
Yoko: Il blog nasce dalla mia voglia di avere un posto dove catalogare quello che mi passava per la testa, dalle recensioni di libri (all’epoca scritte su Anobii) ai miei lamenti nell’aspettare spasmodicamente l’uscita di un manga (all’epoca sopperite lavorando come editor in un gruppo si scanslations). Così, nel 2013, è nato Le Tazzine di Yoko.
Inizialmente scrivevo solo io sul blog, ma per quanto mi piacesse seguirlo nel tempo libero non volevo sacrificare i miei altri hobby, per cui non riuscivo a mantenere una pubblicazione costante di post e rubriche. Poi sentivo anche il bisogno di altri punti di vista, in modo da offrire ai lettori una visione più completa. Insomma… avevo bisogno di aiuto e sono entrate in gioco Valy e Strega del Crepuscolo, con cui ho sempre avuto un buonissimo rapporto e tante passioni in comune. Siamo estremamente diverse, ma credo si possa dire che insieme ci completiamo.
3) Ci descriveresti la tua esperienza di blogger?
Strega: Essere blogger per me è una passione, un piacere e anche un impegno. Tutti i libri che leggo mi lasciano qualcosa che cerco di trasmettere nelle mie recensioni per aiutare altri lettori a capire se quel libro fa per loro o meno.
Valy: Sono diventata blogger quasi per caso, anche se sono convinta che non sia stato affatto un caso. Non mi era mai passato per la testa di dedicare così tanto tempo alla redazione di articoli, ma, una volta diventata Tazzina, mi sono identificata con il blog e l’ho sentito mio, volendolo fortemente portare al successo. E’ un impegno notevole, sia di lettura che di scrittura, bisogna avere dedizione per stare dietro a tutto e a tutti e per spingere verso una sempre maggiore visibilità. Essere blogger è un vero e proprio lavoro. Ci sono autori che ci chiedono recensioni e segnalazioni, libri di case editrici da recensire celermente, romanzi acquistati da noi che vorremmo tanto leggere ma che slittano per dare precedenza ad altri, articoli su film e telefilm da scegliere, pareri su anime da dare, iniziative come giveaway da organizzare e far partire.
4) L’aspetto più gratificante dell’essere blogger?
Strega: Conoscere persone nuove, che siano scrittori o lettori accaniti. Confrontarsi con loro e scoprire nuovi libri. Quello che mi fa più piacere, tuttavia, è la fiducia che gli scrittori ripongono in me, quando mi chiedono una recensione, vedere che ci tengono al mio parere è una delle cose più belle.
Valy. Sapere di avere un pubblico che ci legge e ci segue, sia sul blog che sulle nostre pagine social, ricevere complimenti per il nostro lavoro d’insieme e scrivere recensioni che influenzano all’acquisto vari lettori indecisi, tra cui anche autori italiani di un certo spessore, che ci seguono e si fidano di noi. E’ un onore avere la fiducia delle persone e la loro stima.
Yoko: Beh, hanno già detto tutto loro, parole assolutamente condivise una ad una. Aggiungerei forse che per me l’aspetto più gratificante è di essere riuscita a creare una spazio in cui riconosco me stessa, pregi e difetti, passioni comprese.
5) L’aspetto più frustrante?
Yoko: Il non avere abbastanza tempo per fare tutto! Abbiamo così tante idee, così tante cose da dire e da leggere, e il riuscirne a fare la metà è davvero frustrante.
Strega: La pila di libri che si accumula. Non riesco a dire di no se mi chiedono la recensione di un libro che mi ispira, anche se ne ho tantissimi da leggere. Allo stesso tempo, non riesco a leggere troppo velocemente e la pila si alza…
Valy: Avere troppi libri da leggere e non riuscire a stare al passo con le recensioni alla velocità che si vuole. Nel weekend, quando ho un pochino di tempo libero, mi dico “ora recensisco tre libri arretrati” e lo faccio dedicandoci ore, sperando di levarmi l’impegno, ma subito dopo arrivano altre richieste di recensioni o libri da case editrici e sono di nuovo da capo. Insomma, l’aspetto frustrante è che gli impegni di lettura e scrittura sono scanditi spesso da altri, più che da me e sono infiniti! Un altro problema è che portandomi via tempo, riesco con fatica ad andare avanti con il mio romanzo, iniziato mesi fa. Devo organizzarmi davvero bene per riuscire a fare tutto.
6) Quanto tempo dedichi mediamente al tuo blog?
Yoko: Taaaanto, molti direbbero troppo, ma lo vedo sempre come uno svago più che un impegno.
Strega: Tutto quello che riesco, almeno un paio di ore al giorno.
Valy: Io sono sempre attiva per il blog, tutti i giorni, sia con discussioni con le altre Tazzine, sia sui social, sia con gli autori/lettori che mi cercano. Gli articoli di solito li scrivo nel weekend, perché in settimana lavorando tutto il giorno full time mi riesce difficile mettermi al lavoro anche una volta tornata a casa. Ore di scrittura tante, a volte posso impiegarci anche quattro ore a modificare recensioni, per renderle perfette; in media tre ore a settimana di scrittura, direi. Poi ci sono settimane dove non scrivo perché ho già recensioni pronte e accumulate, oppure settimane in cui scrivo di più perché sono a corto di articoli per una determinata rubrica.
7) Come si concilia la tua professione con il lavoro sul blog?
Yoko: Sono una Web Designer e una Social Media Manager, credo di poter dire che il blog è il mio secondo lavoro. Stacco uno e senza accorgermene inizio l’altro. Praticamente vivo collegata e non mi pesa per niente, in entrambi i casi faccio ciò che mi piace fare con totale trasporto. Sono fortunata.
Strega: Il mio lavoro ha molti tempi morti che dedico al blog. Specie durante i tornei, quando devo aspettare che gli incontri in programma finiscano, una partita di tennis può durare anche tre ore durante le quali non ho molto da fare, se non attendere il nome del vincitore.
Valy: Io lavoro full time dal lunedì al venerdì in una azienda e uscendo in tardo pomeriggio, la sera di rado ho voglia di mettermi a scrivere per il blog. Il weekend è il mio momento più produttivo come recensioni, anche se devo dividerlo tra le uscite varie e gli altri hobby che ho, per cui a volte sacrifico il blog, a volte sacrifico altro.
8) Selezioni personalmente le tue letture oppure lasci che siano gli altri a consigliarti?
Strega: Quando si tratta di libri che ci vengono proposti dagli autori leggo la trama e vedo se il libro mi attira o meno, per quanto riguarda i libri che scelgo per me, solitamente li scelgo personalmente ma a volte vengo attirata dalle tante recensioni positive degli altri blogger.
Valy: Di norma seleziono io le mie letture, basandomi su trama, copertina, genere, autore e sempre più spesso su recensioni positive in massa dei lettori amazon. Ci sono, tuttavia, numerosi autori italiani che ci cercano per darci il loro libro in lettura ai fini di una recensione e in questo caso seleziono se mi può ispirare o meno il romanzo e se ne ho già tanti in coda o meno.
Yoko: Certo è che tra tutte le richieste di recensione che ci arrivano (una almeno ogni giorno) bisogna essere per forza di cose estremamente selettive… poi aggiungiamoci pure che tendiamo a preferire proposte cartacee da ebook, più che altro perché davanti a uno schermo, tra lavoro e blog, ci stiamo davvero troppo!
9) Pensi che avere molti fan su Facebook e/o follower su Twitter equivalga a una maggiore visibilità? O rischiano di essere dei numeri un po’ virtuali?
Valy: Sì, assolutamente, equivale sempre a una maggiore visibilità. I social sono essenziali per noi blogger, sono LO strumento di marketing per eccellenza in questi tempi. Non bisogna fissarsi sul numero di like della pagina Facebook o dei follower sul profilo Twitter, perché è vero che una buona fetta potrebbe essere solo virtuale e non interessata alle attività del blog, quanto piuttosto accrescere la viralità di un articolo come post e la partecipazione degli utenti. Il link di una recensione messo su un social permette infatti di farlo girare molto più facilmente e velocemente, di condividerlo e di favorire il passaparola tra gli interessati. Quindi, la partecipazione attiva e la viralità prima di tutto, intesa come marketing virale. Affianco a essa, è chiaro che più like ha una pagina Facebook, più possibilità hanno i suoi amministratori di pubblicizzare i suoi contenuti e di farsi conoscere ai nuovi arrivati, oltre che di presentarsi a case editrici, autori e concorrenti come una realtà solida e seguita, quindi di potere.
10) Il tuo lavoro verte sui grandi autori e le grandi case editrici oppure dai anche spazio a gli scrittori emergenti?
Strega: Su entrambi. Come blogger voglio aiutare gli autori, self o emergenti, se validi, a farsi notare e, magari, perché no, ad arrivare a una pubblicazione importante. D’altro canto amo leggere fantasy e amo le grandi saghe, pubblicate dalle grandi CE, non potrei fare a meno di leggerle.
11) Hai mai avuto problemi con autori e editori, magari dopo una recensione non gradita?
Valy: No, non ho mai avuto problemi. C’è da dire che le recensioni, soprattutto se negative, cerco di scriverle in modo rispettoso, mostrando i punti di debolezza e quelli di forza ove presenti, perché una critica deve essere costruttiva e mai distruttiva. La cattiveria gratuita non la sopporto, la trovo da incompetenti e da maleducati. L’ho ricevuta, tempo fa, da persone che si professavano blogger e che sono miseramente cadute nel baratro del nulla poco tempo dopo. Una recensione negativa è pur sempre volta a comunicare qualcosa di non piacevole, bisogna essere doppiamente attenti al modo in cui lo si fa, per non infierire troppo sul morale e sull’autostima dell’autore cui ci rivolgiamo. Aiutare qualcuno e farlo con classe, questo è il nostro obiettivo.
12) Qual è il tuo rapporto con le case editrici? Sei tu che ti proponi come collaboratore o capita che siano loro a cercare visibilità attraverso il tuo canale?
Yoko: Diciamo che alla maggior parte delle case editrici ci siamo proposte noi, ma le richieste di collaborazione in genere le si fanno quando un blog è in fase di evoluzione, quando l’embrione si è fatto qualcosa di più consistente. La maggior parte delle nostre richieste risalgono a quando sul blog avevamo si e no una trentina di recensioni e neanche mille like sulla nostra pagina Facebook. Ma a volte capita che ci imbattiamo in un editore che non conoscevamo e non ci pensiamo due volte a cercare di stringere un buon rapporto. Le collaborazioni, e non soltanto con editori, ti aiutano a crescere e si rafforzano nel tempo, bisogna tenersele care.
13) Collabori con qualcuno/hai collaborato con altre persone in passato? Nel caso, come procede il lavoro di squadra?
Strega: Noi Tazzine siamo tre e la nostra collaborazione va alla grande. Siamo amiche da anni e questo aiuta molto, una cosa è certa: scriviamo talmente tanti articoli che non rimarremo mai senza niente da pubblicare.
Yoko: Posso precisare che lei è quella che maggiormente intasa la nostra cartella di bozze? xD E’ un pozzo senza fondo di recensioni e quant’altro!
14) Cosa pensi degli ebook? Stai al passo coi tempi o nonostante tutto resti un affezionato della carta stampata?
Strega: Sto al passo con i tempi: ho un ereader, un kobo, e anche un tablet per leggere gli ebook per kindle. Nonostante questo continuo a preferire la carta stampata. Il profumo dei libri, poter sfogliare le pagine… sono piccoli piaceri irrinunciabili.
Yoko: Direi che Strega mi ha tolto le parole di bocca. La tecnologia indubbiamente ci semplifica la vita, se mi devo spostare è ovvio che porterò con me qualcosa di più leggero. Se prima prediligevo per i miei spostamenti un libro della Banana Yoshimoto al mattone del Signore degli Anelli, ora mi porto tranquillamente dietro il Signore degli Anelli all’interno del mio tablet. Però qualsiasi ebook legga, se al quarto capitolo mi sono già innamorata del libro la prima cosa che farò il giorno dopo sarà andare in libreria a comprarmi il cartaceo. Nulla è come la carta stampata per godersi al meglio un libro.
Valy: Gli ebook hanno reso più accessibile la lettura, più popolare, perché hanno un prezzo basso e possono essere comprati anche da chi non ha grande disponibilità economica o non vuole spendere tanto per un libro. Personalmente preferisco il formato cartaceo, amo sentire un romanzo nella sua fisicità, sfogliarne le pagine, sentirne l’odore, accarezzarne la copertina. L’ebook, per quanto possieda un tablet con uno schermo enorme, non mi dà la stessa soddisfazione. Cerco sempre il cartaceo e spesso se un libro l’ho letto in ebook e mi è piaciuto tanto, lo vado ad acquistare anche in cartaceo, per averlo pure nella mia libreria.
15) Prima o poi, tutti i blog si scontrano con la mancanza totale di fondi, mancanza che di fatto impedisce di realizzare tante, belle iniziative. Pensi che questa problematica sia risolvibile, o che sia un limite insito nei blog? Si arriverà mai, secondo te, a investimenti di terzi in blog letterari?
Strega: La mancanza di fondi è un problema, facciamo quello che possiamo organizzando giveaway spesso grazie ai libri che ci inviano gli autori o con quelli che riceviamo dalle case editrici. Non ringrazierò mai abbastanza gli autori che sono così disponibili e riescono a inviarci una copia cartacea e le case editrici che fanno altrettanto. Sarebbe bello riuscire a realizzare altre iniziative, sempre legate ai libri.
Valy. Il problema principale è che facciamo un lavoro per il quale non siamo pagate. Lo facciamo per passione, ma non nascondiamo che ci piacerebbe diventasse una attività lavorativa vera e propria nel futuro. Guadagnare da un blog letterario è complicato, ma non impossibile. Si tratta di crescere e crescere e a quel punto una possibilità si potrebbe anche aprire. Investimenti in blog letterari credo che potrebbero benissimo esserci, vista la loro incredibile e riconosciuta importanza tra i lettori e per le case editrici. Ovviamente ci potrebbero essere in blog “di potere”, come li chiamo io, non in tutti i blog letterari esistenti (sono tantissimi) e a quel punto tali blog verrebbero inglobati probabilmente in realtà più grosse. La mancanza di fondi del blog non è per noi di ostacolo alla realizzazione di iniziative, tanto è vero che abbiamo ad esempio messo a disposizione per un giveaway un e-reader, vari libri cartacei oltre che ebook, cover di e-reader ecc. Ognuna di noi è disposta a cedere qualcosa di suo per premiare il lettore e non lo fa a malincuore, anzi. Inoltre, abbiamo l’iniziativa del fan del mese, che consiste nel premiare ogni mese con una carta regalo Feltrinelli di cinque euro o dieci o con vari altri regali il nostro fan più attivo e il costo è sostenuto interamente da noi, a rotazione. Sono spese necessarie che siamo felici di avere, perché ci continuano a portare risultati notevoli. Abbiamo poi lanciato anche la nostra prima antologia come blog, Destini Incrociati, auto pubblicata su amazon, composta dai racconti vincitori al nostro concorso letterario “Emozioni in Tazza”, che ci permette di avere un ricavato destinato al blog e alla sua crescita.
Yoko: In pratica siamo in continuo fermento anche senza fondi veri e propri, certo è che questi non ci farebbero dispiacere, ecco.
Se cercate l’antologia Destini Incrociati potete trovarla su Amazon, cliccando qui!
Le tazzine di Yoko
Aniello Troiano
Davide Zampatori
Francesco Balestri