Le battaglie medievali, quelle vere, sono una componente molto noiosa dei libri di storia, ma in realtà hanno fatto la differenza dell’epoca. Lepanto, Azincourt, l’assedio di Gerusalemme sono solo degli esempi della brutalità del periodo. Brutalità che rivediamo spesso nei romanzi e (ultimamente) nelle serie tv. Ma quante di queste rappresentazioni rispecchiano la realtà e quante inesattezze ci sono? Oggi vi daremo 5 pratici consigli su come evitare delle inesattezze nelle vostre battaglie medievali.
1 – Arco vs. Balestra
Grazie alla guerra dei cent’anni gli archi lunghi inglesi sono passati alla storia come armi perfette: lunga gittata e ottima precisione, discreto danno e velocità di tiro sostenuta. Purtroppo nel medioevo gli arcieri venivano impiegati solo come truppe ausiliarie a difesa delle città o per rapide razzie attraverso le campagne (tattiche impiegate dagli inglesi). Negli assedi e negli eserciti regolari si faceva ampio uso della balestra: più precisa, con una gittata maggiore e soprattutto un coefficiente di perforazione in grado di sbalzare un cavaliere dal proprio destriero.
In una battaglia medievale quindi è importante non utilizzare solo gli arcieri come truppe regolari: un esercito avrà sempre a disposizione le balestre e difenderà chi le utilizza equipaggiando i balestrieri con cotte di maglia o addirittura con scudi grandi (come faceva il corpo mercenario dei marinai genovesi).
2 – Il Pavese e il brocchiere
Chi ha visto le spettacolari battaglie sullo schermo avrà notato che molto spesso lo scudo è un’arma di difesa della fanteria, di solito rotondi e usati anche per respingere il corpo di un nemico nella carica. Nella realtà gli scudi rotondi non furono più utilizzati dagli eserciti regolari già molto prima dell’anno mille, in quanto scomodi e poco efficaci contro le frecce. Soprattutto, gli scudi erano molto costosi (se fatti bene) e molto ingombranti, oltre che pesanti, tanto che per la fanteria leggera veniva utilizzato il brocchiere.
In una battaglia medievale, proprio a causa dell’uso delle balestre, solo la fanteria e la cavalleria pesante usano scudi grandi come i pavesi. Gli altri, specie la fanteria armata di armi a due mani, si limita all’uso del brocchiere, per difendere il punto cieco della guardia.
Viene da se che l’uso dello scudo comporti un vantaggio tattico solo in fase difensiva e sia un ingombro per la mischia, dove il fendente di uno spadone a due mani può mozzare un arto di netto con tutto lo scudo attaccato.
3 – La cavalleria
L’uso sempre più massiccio della balestra e soprattutto della la picca (lunga 4 metri), costrinsero la cavalleria a cambiare volto e da unità di supporto il suo ruolo divenne sempre più incentrato sullo sfondare le linee nemiche. Da qui le imponenti cariche di cavalleria feudale che si scontra con la cavalleria avversaria.
Una battaglia medievale che si rispetti avrà sempre una carica di cavalleria, ma il suo utilizzo non sarà mai alla cieca o contro una selva di picche, per un motivo molto semplice: il cavaliere oltre ad aver bisogno di addestramento e di una corazza molto costosa, ha anche il cavallo (spesso corazzato anche lui) e perdere il vantaggio di un’unità in grado di aggirare il nemico è sciocco. La cavalleria è un’unità d’élite e va intesa come il massimo sforzo bellico dell’armata, come il carrarmato o la legione romana.
4 – Gli assedi
Spesso ci hanno abituati ad assedi brevi e contrattazioni degne del più assurdo senso del pudore, con accordi al limite dell’idiozia. Nella storia gli assedi vinti in questo modo si contano sulle dita di una mano mozzata.
Infatti la struttura dei castelli medievali (fatti a coorti) era pensata proprio per resistere molto tempo, da qui l’uso spropositato di macchine d’assedio sempre più imponenti e distruttive. Dall’ariete all’onagro, passando per il trabucco e la scala, gli assedi medievali si costituivano di mesi e mesi d’attesa, a volte anche anni e per quanto l’attaccante utilizzasse anche cadaveri infetti e altri trucchi simili, i difensori potevano resistere.
Sceneggiare un assedio è complicato perché richiede pianificazione e per non risultare troppo semplice, di trovate intelligenti. L’attaccante cercherà sempre di affidarsi alle sue armi d’assedio e il difensore di metterle fuori uso il prima possibile, ma soprattutto di fare sortite all’esterno solo se costretti. Perché è bene saperlo, la metà degli assedi medievali si è conclusa con un nulla di fatto.
5 – L’armatura
Non poteva mancare la cosa più chiacchierata e abusata del medioevo, no? Infatti tutti investivano in armature, era il petrolio dell’epoca: chi le faceva (se di buona fattura) era pagato come i più ricchi stilisti moderni e un fabbro capace era più importante di qualsiasi generale.
La famosa armatura di piastre non è come si pensa pesante, anzi era studiata per permettere un movimento adeguato alla marcia e soprattutto alla battaglia, con conseguente risultato di essere la migliore difesa in mischia (migliore di un pavese).
Resta il costo, per cui non sempre i fanti impiegati in battaglia useranno la corazza di piastre completa, ma copriranno prima le parti più delicate o esposte (come busto e articolazioni), soprattutto anche gli arcieri useranno corazze (magari solo cotte di maglia), nel caso dovessero entrare in mischia, perché ogni uomo in una battaglia medievale può fare la differenza. Ah, ricordate che le donne indossano corazze identiche a quelle degli uomini, modellare un seno costa più tempo e più metallo!
Riassumendo, se doveste scrivere di una battaglia medievale, ricordate sempre che la fanteria sarà difesa da corazze e più sarà elitaria, più la corazza sarà costosa. La cavalleria sarà impiegata solo in determinate condizioni e non in cariche spettacolari (ma purtroppo inutili) contro le linee nemiche e che tutti porteranno qualcosa per difendersi dalle frecce (persino gli arcieri stessi). Soprattutto se fate un assedio, non andate subito sotto le mura… nel medioevo si usava l’olio bollente e il catrame su tutti quelli che si avvicinavano!
Davide Zampatori
Tra i pro della balestra non si dimentichi che la poteva usare chiunque, mentre l’addestramento all’uso dell’arco lungo richiedeva anni.
Infine, chi volesse scrivere di guerre medievali e mantenere un buon livello di verità storica, non dimentichi che le battaglie campali nel medioevo sono state molto rare. Le strategie più utilizzate erano le razzie ( la cosiddetta chevauchee) e gli assedi.