Autore: Jón Kalman Stefánsson
Titolo: Grande come l’universo
Editore: Iporborea
Prezzo: 19 euro
Pagine: 448
TRAMA
«Le persone possono trasformarsi in una lacrima o in un pugno – a volte la differenza tra le due cose è molto sottile» e racchiude la storia di un’intera famiglia. Dopo aver mandato all’aria il suo matrimonio, la scrittura ed essere fuggito lontano, Ari torna in Islanda per incontrare il padre malato e vicino alla fine. Ma il muro di silenzi che li divide lo obbliga a un viaggio indietro nel tempo che intreccia i destini di tre generazioni e le diverse anime di un paese. Un paese di pescatori stretto tra un mare che dà e prende la vita, e un cielo infinito che nutre i sogni e il bisogno di poesia, dove il nonno Oddur, l’eroe dei fiordi, crede solo nella sua lotta per la sopravvivenza, mentre nonna Margrét incontra un uomo che le insegna a leggere le stelle. È lo spirito ribelle di Margrét che Ari sembra ereditare attraverso le donne della famiglia, dalla zia Veiga che durante la guerra si abbandona all’amore e diventa la «puttana dei tedeschi», alla zia Lilla che compone i suoi unici versi alla morte della figlia perché non sia mai dimenticata. E sono le voci immortali della letteratura e della musica a risuonare in questo romanzo, da Dante a Hemingway, da Elvis a Mozart, alle band islandesi, ai Dire Straits. Una saga famigliare cominciata con I pesci non hanno gambe che racconta un secolo di storia attraverso i due angoli opposti del paese, e tutta l’ironia, la poesia e la sensualità dell’esistenza. Il viaggio di un uomo e di uno scrittore che si guarda indietro alla ricerca delle parole da mettere in salvo e tramandare, per ricordarci chi siamo, per vincere l’oblio del tempo e quel silenzio che ci può trasformare in una lacrima o in un pugno. Jón Kalman Stefánsson ritorna con un grande romanzo corale per raccontare l’anima di un paese, e quel potere delle parole di dare corpo ai desideri e decidere destini, di farci affrontare le acque più insidiose.
GIUDIZIO
Grande come l’universo è un libro particolare. Uscito nel 2016 e pubblicato in Italia da Iperborea – casa editrice italiana specializzata in letteratura nordeuropea – è il secondo capitolo della saga familiare iniziata con I pesci non hanno gambe (Iperborea, 2015) scritta dall’autore islandese Jón Kalman Stefánsson.
Particolare perché non si può fare a meno di notare la distanza non solo in termini geografici, ma anche quelli culturali, della realtà islandese. Un microcosmo definito dal cielo e dal mare, dalla durezza della vita in una terra dalle condizioni ostili, che plasma e definisce i caratteri e le vite di coloro che vi abitano. La storia di Ari, scrittore la cui esistenza è costellata di eventi e fallimenti esistenziali coi quali si trova a fare i conti, affonda le radici nelle tre generazioni della sua famiglia, tra personaggi iconici e fuori dal tempo che intrecciano le proprie vite sul suolo d’Islanda.
Ed è proprio attraverso le loro vicende che il lettore ricostruisce un arazzo grande come l’universo, piccolo nelle dimensioni ma immenso nella mole dei rapporti umani e dei sentimenti che ne costituiscono l’essenza. Il viaggio esistenziale di Ari si snoda attraverso la trama delle relazioni familiari, ne segue i fili e gli intrecci fino ad arrivare al nodo centrale, rappresentato dalla conflittualità del rapporto con suo padre; un disegno composto dai medesimi fili dei quali si compongono le vite di noi tutti. Per questo Grande come l’universo è un libro particolare, fatto di contrasti: i personaggi si muovono su palchi minuscoli come la nave del capitano Oddur o la cittadina di Keflavik, dove tutti si conoscono, ma sullo sfondo di una natura immane, allo stesso tempo madre e nemica. Portano in scena una storia di sentimenti propri dell’umanità intera, in un viaggio dal minuscolo all’infinito.
Approcciarsi a Grande come l’universo non è cosa facile. Lo stile è particolare, ricco di coordinate e di lunghi periodi, in un flusso di coscienza che nelle prime pagine spiazza il lettore fino a quando questi non cede e si lascia accompagnare. Ci si accorge allora che è tutto funzionale alla straordinaria capacità evocativa dell’autore che utilizza le virgole per definire brevi pennellate e restituire una vibrante realtà fatta di sentimenti, di ricordi e di citazioni che immergono il lettore in una realtà lontana nella cultura eppure così vicina nell’anima di tutti.
Una nota infine va al formato particolare del libro, caratteristico delle edizioni Iperborea: si tratta di un taglio allungato, 10×20, “come un mattone di cotto” (così definito dalla stessa casa editrice). Sulle prime straniante, si rivela invece piuttosto funzionale a una lettura “meditativa” così come nelle intenzioni stesse dell’editore. Di certo si fa notare e rimane impresso nella memoria degli habitués delle librerie. Maggiori informazioni le trovate a questa pagina dedicata del sito Iperborea.
L’AUTORE
Jón Kalman Stefánsson (Reykjavik, 1963) è un poeta e scrittore islandese. Nominato più volte al Premio del Consiglio Nordico e premiato nel 2005 al Premio Islandese per la Letteratura per il suo Luce d’estate ed è subito notte, Jón Kalman è uno dei grandi interpreti della letteratura islandese moderna e di certo un autore centrale della letteratura nordeuropea. Tutti i suoi romanzi sono editi per l’Italia da Iperborea.
Alberto Della Rossa
Un pensiero su “Grande come l’universo, di Jon Kalman Stefansson”