Titolo: Imperial Bedrooms
Autore: Bret Easton Ellis
Pagine: 146
Prezzo: 18,00 euro
Sinossi (tratto dal primo e secondo risvolto di copertina del romanzo):
“Su di noi avevano fatto un film”, dice Clay. Un film tratto dal libro che un loro amico aveva scritto ispirandosi alla sua storia e a quella di Blair, Trent, Julian e Rip. Il problema è che il loro amico, che sarebbe poi diventato uno scrittore e che si chiama Bret Easton Ellis, ce l’aveva con Clay e per questo l’aveva trasformato nel narratore “bello e stordito, incapace d’amore e di bontà” di quel romanzo intitolato Meno di zero: “Ecco come diventai il giovane viveur rovinato e festaiolo che si aggirava tra le macerie, il sangue grondante dal naso, ponendo domande che non avevano mai bisogno di una risposta”. Ma oggi, venticinque anni dopo, Clay è tornato in città – di nuovo Los Angeles, di nuovo durante le vacanze natalizie – e questa volta è pronto a raccontare la sua storia in prima persona: sennonché la storia, come canta Elvis Costello, molto spesso non fa che ripetere “gli antichi vezzi, le facili risposte, le stesse sconfitte”.
Diventato (dopo aver abbandonato l’idea di fare lo scrittore come Bret) sceneggiatore di mediocre successo, Clay è a Los Angeles per scegliere il cast dell’ultimo film a cui sta lavorando. Qui incontra gli amici di gioventù, solo con più anni, più soldi e più problemi: Blair, la sua ex ragazza, si è sposata con Trent che nel frattempo è diventato un potentissimo agente delle star di Hollywood, Julian ha messo in piedi una discreta agenzia di escort, mentre Rip… Rip ha sempre fatto storia a sé.
Quando a una festa incontra la giovane, splendida Rain e se ne innamora – se la parola ha un senso per uno come lui – Clay precipita in una dimensione in cui paranoia e terrore sono i muri di un labirinto da cui non riesce, o non vuole, uscire.
Bastano questi accenni per far intuire al lettore il gioco di specchi, rimandi e false piste con cui Ellis, mai così disincantato e ironico, intese il suo inquietante racconto. Disperazione e violenza, noia e glamour, auto indulgenza e degradazione sono gli atomi costitutivi del mondo (o dell’inferno) in cui Ellis, impeccabile come suo solito, ci fa da guida.
Commento:
Secondo quanto dichiarato dall’autore in un’intervista, questo romanzo non è, come qualcuno l’aveva definito, “il seguito di Meno di zero” ma un mezzo usato da Ellis per vedere come si fossero evoluti i suoi personaggi in quel quarto di secolo. Personalmente non ritengo che i protagonisti, – quelli che sono riusciti a sopravvivere – abbiano perso il mordente che avevano nel precedente romanzo.
Imperial Bedrooms, pur essendo una lettura tutto sommato piacevole, è esente da quella vena polemica e da quella “satira sociale” presente in “Meno di zero”. Non a caso quest’ultimo aveva, a suo tempo, sollevato non poche polemiche da parte di quanti si erano sentiti tirati per la giacchetta dalla penna di Ellis. In effetti leggere di ragazzi che, pur frequentando le università più “in”, nove volte su dieci tutto facevano tranne che studiare, leggere di una società marcatamente votata alle apparenze, nella quale i figli avevano notizie dei propri genitori attraverso MTV o riviste patinate quali Vogue, non fa propriamente piacere.
Se volete un consiglio leggete Imperial Bedrooms come qualcosa di totalmente slegato da “Meno di zero”. Un romanzo a parte che, incidentalmente, presenta alcuni personaggi del precedente ma che fa, come si suol dire, storia a sé. In questo modo potrete gustarvi la lettura senza il rischio di trovarvi invischiati in scomodi confronti tra il prima e dopo.
In un clima che ricorda tanto i noir di Raymond Chandler, Bret Easton Ellis ci regala una nuova vicenda nella quale si mescolano tutti gli ingredienti che ne hanno fatto uno degli autori più bravi e pungenti del panorama letterario a stelle e strisce, contemporaneo ma non solo.
L’autore (dal secondo risvolto di copertina del romanzo):
Bret Easton Ellis nasce a Los Angeles nel 1964. A ventuno anni pubblica il suo primo romanzo, Meno di zero, da cui verrà tratto un film con Robert Downey Jr. e che impone il suo autore come uno più importanti della sua generazione. Seguiranno Le regole dell’attrazione, American Psycho, la raccolta di racconti Acqua dal sole, Glamorama e Lunar Park. In Italia tutti i suoi libri sono pubblicati da Einaudi.
Riccardo Mainetti