Titolo: Shaft
Autore: Ernest Tidyman
Editore: Edizioni SUR
Collana: BIGSUR
Pagine: 261
Prezzo: 14,50 euro
SINOSSI
Shaft ha ventotto anni, la pelle nera e una licenza di investigatore privato. Schivando i mille colpi di una New York ribollente e ringhiosa, si muove con sicurezza tra la sua abitazione nel Village, il suo quartier generale in Times Square e il letto di una delle tante ragazze che sembrano immancabilmente cadergli ai piedi.
Ma quando viene rapita la figlia del boss malavitoso Knocks Persons, Shaft si trova suo malgrado risucchiato in un intrigo colossale di cui persino la polizia ignora i contorni e che coinvolge la mafia italiana, i militanti nazionalisti neri e la criminalità di Harlem. Con l’aiuto del tenente Vic Anderozzi e di Bud Buford, amico di gioventù e ora a capo di una potente organizzazione armata, Shaft dovrà tentare di disinnescare la più grossa guerra criminale e razziale che New York abbia mai conosciuto. Con molta azione, tanto sangue freddo e più di un colpo di scena.
In questo primo capitolo della saga di Shaft, l’autore Ernest Tidyman si diverte a giocare con gli stereotipi del genere hard boiled (e con quelli razziali), dando vita a un racconto avventuroso e politicamente scorretto, intricato come un film del primo Tarantino e crudo come un romanzo di Ellroy.
COMMENTO:
Quando John Shaft, il “nero bianco” come lo definisce Knocks Persons, il boss di Harlem, viene convocato dal grande uomo in persona perché si occupi di indagare e se possibile risolvere il mistero della scomparsa della sua “bambina”, per il detective privato originario di Harlem con l’agenzia investigativa a Times Square cominciano i grattacapi.
La “bambina” non solo è una ragazza, o una giovane donna, che ha ormai varcato la soglia della maggiore età: ha infatti diciannove anni ma è una persona piuttosto turbolenta con un passato già ricco di esperienze dure e dolorose, droga, aborti e così via. John Shaft dovrà quindi cominciare un’indagine costantemente sul filo del rasoio e costellata di colpi di scena. Con questo primo romanzo incentrato sulla figura dell’investigatore privato newyorchese, romanzo che nel 1971 è stato portato sul grande schermo da Gordon Parks con Richard Roundtree a vestire i panni di Shaft, la Sur Edizioni ci presenta un protagonista che, ne sono certo, non mancherà di entusiasmare i lettori, anche nel corso delle sue prossime avventure.
A rendere ancor più godibile la lettura è la sapiente traduzione realizzata da Ettore Capriolo, traduttore, oltre che di Ernest Tidyman anche di un altro Grande Ernest della Letteratura d’Oltreoceano, vale a dire Hemingway. In questo primo romanzo Capriolo permette al testo una resa ottima anche nella nostra lingua grazie alla propria resa al testo. Infatti come disse Enrico Terrinoni, traduttore dei testi joyciani durante un seminario: “Una buona resa del testo dipende dalla capacità del traduttore di arrendersi al testo” e nel caso di questo romanzo Ettore Capriolo lo ha saputo fare in maniera eccelsa, dando così vita a una prima imperdibile avventura per il detective privato John Shaft.
L’AUTORE:
Ernest Tidyman, (1928-1984) è stato un romanziere e sceneggiatore statunitense. Oltre ai sette volumi del ciclo di Shaft, pubblicati tra il 1970 e il 1975, è autore di Flower Power (1968), Line of Duty (1974), Dummy (1974), Big Bucks (1982). La sua sceneggiatura per Il braccio violento della legge è stata premiata con un Oscar nel 1972.
Riccardo Mainetti