Titolo: Quando cadono le stelle
Autore: Gian Paolo Serino
Genere: Romanzo
Editore: Baldini & Castoldi
Pagine: 224
Prezzo: 15.00 €
Trama:
Un attore famoso, alcolizzato e depresso in privato ma simbolo del «sogno americano» in pubblico, riceve una notizia personale che gli cambierà la vita per sempre.
Il più grande artista del mondo, durante l’occupazione nazista, rende immortale la figlia della donna di servizio di un hotel su una spiaggia di Juan-les-Pins, in Francia.
Un giovane scrittore newyorchese s’innamora della figlia di un Premio Nobel per la letteratura. Questa relazione lo sconvolgerà a tal punto da pubblicare uno dei libri più venduti al mondo.
Un anonimo funzionario di una compagnia di assicurazioni si occupa di sicurezza sul lavoro. Conosce una cameriera in un bordello nel ventre nero di Praga e, grazie a lei, troverà il suo modo per salvare l’umanità.
Arrivato alla fine della sua vita, uno dei più grandi scrittori del Novecento si suicida con la canna di un fucile in bocca, mentre una ragazza vitale, chiassosa e ribelle alle regole rigide della sua famiglia, negli anni Quaranta viene sottoposta per volere del padre a un intervento di lobotomia frontale.
Un romanzo corale che ci racconta i luoghi oscuri di quella società dello spettacolo diventata un incredibile e pirotecnico «Grande Show».
Giudizio:
Gianpaolo Serino è come Tarantino.
No, non mi riferisco ai dialoghi memorabili, ai personaggi fulminanti, al montaggio particolare, al gusto per la violenza e a tutti quegli elementi che hanno reso unico Tarantino. Serino non è l’ennesimo imitatore del maestro del “pulp”, nossignore no. È uno scrittore che parla di scrittori, artisti, personaggi famosi, di stelle, appunto, e lo fa dannatamente bene. Così come Tarantino è un regista che parla meravigliosamente degli altri registi. In questo, e solo in questo, sta la similitudine. Nella sostanza, nell’approccio alle storie. Mica poco.
Serino ha la padronanza della scrittura e degli scrittori, si è nutrito di quel mondo e adesso lo risputa, ce lo piazza davanti nei suoi aspetti più duri, squallidi e decadenti. Spoglia gli autori di fiction della loro armatura di storie e mette a nudo gli uomini. Nel farlo, restituisce corpo e anima ai nomi. Irrisolti, sofferenti, talvolta mediocri. Ma comunque vivi e ardenti. Il fan sfegatato conosce già gli aspetti più meschini e discussi dei suoi beniamini, ma viverli in prima persona è un’altra cosa. Una piccola magia fatta di ricerca, stile e passione. Una perfetta fusione di mestiere e arte, di tecnica e di guizzo. Racconti cuciti con maestria, perfettamente calibrati nella lunghezza, pesati al grammo e sempre capaci di infilarsi sotto la pelle. Una lettura all’inizio bizzarra, straniante, ma poi assolutamente coinvolgente.
Unica.
Consigliato.
Sull’autore:
Gian Paolo Serino è nato a Monza nel 1972. Critico letterario, ha ideato e fondato la rivista letteraria «Satisfiction». Scrive di libri su «il Giornale». Ha collaborato con «la Repubblica», «Libero», «Avvenire», «Il Riformista», «Il Venerdì di Repubblica», «D-la Repubblica», «L’Espresso», «Rolling Stone», «GQ», «Vogue», «Mucchio Selvaggio», «Pulp Libri», «L’Indice dei libri», «Vanity Fair». Ha lavorato con Radio Capital e R101 con la Gialappa’s Band. Ha curato l’edizione italiana de Il compromesso di Elia Kazan, la biografia Dylan Thomas. Essere un poeta e vivere di astuzia e birra di Paul Ferris e Così tante vite. Il Novecento di Giancarlo Vigorelli, con prefazione di Claudio Magris. Nel 2015 ha pubblicato, con ampio successo di lettori e di critica, il saggio Luciano Bianciardi. Il precario esistenziale. Da quattro anni è ideatore di «Parole di Cuore», iniziativa non profit che ogni settimana porta gli scrittori nei reparti pediatrici di molte città. Quando cadono le stelle è il suo primo romanzo.
Trama e biografia sono tratte dal sito dell’editore:
http://www.baldinicastoldi.it/libri/quando-cadono-le-stelle/
Aniello Troiano
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