Nel corso degli ultimi anni, la qualità delle produzioni televisive si è alzata vertiginosamente. Ciononostante, poche sono le serie che segnano al punto da influenzare le produzioni successive, da diventare un punto di riferimento da raggiungere, da rimanere nell’immaginario collettivo. Se citassi “Not Penny’s Boat” o “I am the one who knocks”, sapreste già di cosa sto parlando senza dover googlare. Fino all’anno scorso, una di queste citazioni veniva ripetuta dai fan di lunga e breve data, “Winter is coming”, ma da quest’anno l’espressione è cambiata: “Winter is here”, l’inverno è arrivato, anche se in un caldo luglio, portato dall’ultima (o quasi) stagione del Trono di Spade.
Dalla notte tra il 16 e il 17 luglio, per gli abbonati Sky, è possibile vedere le nuove puntate praticamente in contemporanea con le trasmissioni statunitensi, in lingua inglese e sottotitolata. Questa formula è riservata solo alle serie più seguite, a conferma del successo planetario che Il Trono di Spade ha avuto, consacrando il successo della HBO come già fatto con I Soprano, Rome, Boardwalk Empire, True Blood, e ora con la neonata Westworld (di cui parleremo più avanti).
Eccezionalmente, quest’anno i fan hanno dovuto aspettare luglio (e non aprile) per poter vedere la fine di questa saga che dura da sei anni. Difatti, proprio perché era necessario girare delle scene d’inverno, la produzione ha dovuto aspettare la neve, ritardare quindi la post-produzione e la messa in onda. L’attesa sta premiando i telespettatori, con una serie che qualitativamente non ha nulla da invidiare alle produzioni hollywoodiane.
Dopo anni di intrighi e sotterfugi, è oramai scontro aperto tra le famiglie sopravvissute, e nuove, fragili alleanze si formano contro i nemici comuni. Daenerys Targaryen (Emilia Clarke) è finalmente approdata sull’isola dei suoi avi, Dragonstone, e si prepara con il suo esercito di schiavi liberati a combattere una guerra senza esclusioni di colpi, contro avversari molto più astuti di lei. Cersei Lannister (Lena Headey), nuova regina del Trono di Spade, sarà disposta a tutto pur di difendere il regno che tanto ha lottato per conquistare. Ma da oltre la Barriera, al nord, una minaccia ancora più temibile sta per giungere, e solo Jon Snow (Kit Harington), nuovo Re del Nord cercherà di opporsi.
Ad oggi sono usciti i primi quattro episodi, ma già si nota il profondo cambio di registro rispetto alle stagioni passate. Tutti i nodi stanno venendo al pettine, ed è emozionante vedere personaggi, finora facenti parti di filoni narrativi separati, finalmente incontrarsi e affrontarsi. Se prima i giochi di potere erano gli indiscussi protagonisti della serie, ciò che teneva incollato lo spettatore allo schermo con il fiato sospeso, ora la guerra a fare da padrone in ogni puntata, con un montaggio molto più netto e serrato. Non c’è più tempo per approfondimenti o sottotrame, ma pochi, netti dialoghi taglienti, diretti a cosa è necessario narrare.
Tale fretta nel raccontare quanto sta avvenendo non è dovuto esclusivamente per motivi di trama, ma anche per una scelta di natura “logistica”: la settima stagione del Trono di Spade avrà solo sette episodi, mentre nel 2018 uscirà l’ottava con gli ultimi sei episodi. Tale scelta, ovvero fondamentalmente di dividere l’ultima stagione di dieci episodi in due parti, per un totale di tredici puntate, è nata sia dalle necessità climatiche – aspettare l’inverno per girare, ma senza far aspettare troppo i fan ritardando per intero la produzione di tutta una stagione – sia per la quantità di storie ancora da raccontare. Se inizialmente la serie seguiva uno standard di dieci episodi da cinquanta minuti ciascuno, nel tempo gli episodi si sono allungati fino a raggiungere minutaggi da film.
Non c’è dubbio che il Trono di Spade sia stato un successo clamoroso, altra dimostrazione di questo è la mole della community di fan che sul web, tra video reaction alle puntate, discussioni, gag e parodie, dimostrano la loro passione per la serie e il suo mondo. Tra i fan più celebri, c’è chi può permettersi addirittura una comparsata, a partire da Will Champion, batterista dei Coldplay, apparso nella terza stagione, ai Sigur Ros, fino all’ultimo illustre cameo, Ed Sheeran, che ha scatenato qualche sterile polemica da parte dei fan più accaniti.
Ma una volta che l’inverno sarà finito, cosa rimarrà agli spettatori? La HBO non ha perso tempo e ha già proposto, da ottobre scorso, la sua nuova produzione, Westworld. Nonostante le due ambientazioni siano quanto più lontane possibile l’una dall’altra (un parco a tema western dove gli essere umani possono fare quello che vogliono a dei figuranti robot), la serie non si discosta molto da quanto inizialmente proposto dal Trono di Spade: intrighi, sotterfugi e giochi di potere per il controllo, o peggio, del parco. Gli spettatori non avranno quindi da preoccuparsi: anche se il Trono di Spade è oramai giunto al capolinea, ci sarà ancora motivo per rimanere davanti alla TV e lasciarsi sorprendere. Con la speranza che l’inverno appena arrivato rinfreschi questo torrido agosto.
Chiara Iovino