Dal lontano 1997, il magico mondo di Harry Potter ha invaso l’immaginario collettivo, espandendo la concezione di “Fantasy” con l’unione di concetti classici e idee innovative. Negli anni, milioni di ragazzi sono cresciuti insieme al piccolo mago dalla cicatrice a forma di saetta, sognando di ricevere la lettera di invito ad Hogwarts. Ma dal prossimo 12 maggio, entrare nell’accademia britannica di magia sarà finalmente possibile. Arriverà infatti a Milano, unica tappa italiana, “Harry Potter – The Exhibition”, mostra itinerante dedicata al maghetto di J. K. Rowling. La mostra avrà sede alla Fabbrica del Vapore, location perfetta dati gli ampi spazi a disposizione. Ricostruire il fantastico mondo di Hogwarts richiede infatti 1.600 metri quadri, e sarà a disposizione del pubblico fino al 9 di settembre.
Ma cosa prevede esattamente tale mostra? La visita attraversa un totale di nove sale: dall’ingresso, dove i visitatori verranno smistati nelle quattro Case come ogni nuovo alunno, fino alla Sala Grande dove sarà possibile partecipare al tradizionale Ballo del Ceppo. Sarà possibile entrare nella casa di Hagrid, addentrarsi nella Foresta Proibita, o visitare le aule di Divinazione, Difesa contro le Arti Oscure, Erbologia e Pozioni, dove sarà possibile partecipare attivamente alle lezioni. Non mancherà ovviamente uno spazio dedicato allo sport magico per eccellenza, il Quiddich, dove saranno esposti tutti gli oggetti di scena, come la scopa di Harry Potter, e dove sarà addirittura possibile giocare e allenarsi.
Questa è solo l’ultima, sicuramente tra le più coinvolgenti, delle opere dedicate al mondo di J. K. Rowling. Senza contare giochi di ogni genere, gadget, libri e pubblicazioni che approfondiscono ed esplorano tale mondo, a Londra è già possibile passeggiare tra incantesimi e bizzarre creature, nei set cinematografici dei Leavesden Studios: il “Warner Bros. Studio Tour London – The Making of Harry Potter”. Aperto nel 2012, e visitato persino dalla famiglia reale, a metà tra mostra e parco di divertimenti, riporta in scena i luoghi della saga.
L’universo di Harry Potter è stato anche omaggiato da una rappresentazione teatrale, “Harry Potter e la Maledizione dell’Erede”, opera in due parti, ambientato vent’anni dopo gli avvenimenti dell’ultimo romanzo, fa ufficialmente parte del “canone”. L’opera, di cui è stata pubblicata la sceneggiatura anche in Italia, racconta le vicende del secondogenito di Harry Potter, Albus Severus Potter, e della sua esperienza ad Hogwarts come figlio del leggendario padre, e del peso che questo comporta.
E mentre al cinema possiamo continuare la magica esperienza con la saga prequel “Animali Fantastici e Dove Trovarli”, cosa fa J. K. Rowling? La scrittrice, data l’enorme fama ottenuta con i primi sette libri, è stata “costretta” a scrivere sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith, pubblicando una serie di gialli che hanno come protagonista un investigatore ex veterano della guerra in Afghanistan. La pubblicazione, nata come romanzo di esordio per Robert Galbraith, ha suscitato l’interesse degli “addetti ai lavori”, dato il tratto molto maturo per un esordiente. Il segreto non è durato molto, ma l’autrice ha continuato a scrivere sempre sotto lo stesso pseudonimo, e sempre con lo stesso protagonista, trovando l’esperienza “liberatoria”.
È evidente che il mondo magico in cui la Rowling ci ha invitato non ha più bisogno della sua “madre biologica” e può continuare a vivere con le sue capacità, nella fantasia di tutti i lettori e gli appassionati. La mostra sarà a Milano dal 12 maggio al 9 settembre, e i biglietti sono già in prevendita sul sito.
Chiara Iovino