Chi non conosce Il Giallo Mondadori? La storica collana, attiva fin dal 1929, oltre ad aver sfornato migliaia di volumi portando agli onori del pubblico italiano autori fondamentali come Agatha Christie e Raymond Chandler, ci ha regalato diversi aneddoti interessanti e storie che valeva la pena di conoscere.
Arrivati alla terza e ultima puntata di questa rassegna è doveroso parlare di un personaggio chiave per la storia del giallo in Italia, anche se il suo nome probabilmente non vi dirà nulla.
Chi era Alberto Tedeschi e come ha influenzato il genere giallo in Italia.
Alberto Tedeschi è stato il direttore storico de Il Giallo Mondadori.
Sebbene abbia ricoperto un ruolo dietro le quinte che lo rende noto soltanto ai veri appassionati e agli addetti ai lavori, Alberto Tedeschi ha dato un’impronta fondamentale e una precisa direzione alla collana di narrativa più longeva d’Italia, compiendo precise scelte che hanno segnato il successo del genere e la sua costante presenza nel mercato editoriale italiano. Oltre ad aver indirizzato i gusti di diverse generazioni di lettori, Tedeschi ha creato una vera e propria scuola di traduttori ed editor e ha consacrato la sua intera carriera al genere giallo, sia come addetto ai lavori che come scrittore, utilizzando lo pseudonimo Alberto Borio.
Tedeschi fondò una casa editrice a Milano (Atem) nel 1930, ma la chiuse l’anno successivo ed entrò in Mondadori come traduttore dopo essersi fatto notare per alcune brillanti traduzioni di P. G. Woodehouse. Si occupò delle collane Mondadori inerenti alla narrativa gialla fino alla sua morte, nel 1979.
Con le sue scelte, Tedeschi contribuì a creare un gusto tutto italiano per il giallo e per il mystery, e la sua predilezione per gli investigatori vecchio stampo e le trame eleganti e mai orientate verso lo splatter evitò alla collana pericolosi scivoloni che avrebbero potuto metterla in crisi, anche se c’è da dire che si lasciò sfuggire un paio di occasioni clamorose. Non volle mai, ad esempio, accettare tra I Gialli Mondadori i romanzi di Ian Fleming con protagonista l’agente 007. Si racconta che perfino Sean Connery venne a perorare la causa dello scrittore fin nei suoi uffici, ma Tedeschi fu irremovibile. Nel 1960 fondò la collana Segretissimo!, dedicata alle storie di spionaggio, ma da alcuni documenti d’archivio si evince quanto Tedeschi ritenesse 007 ben lontano dalla sua idea di spionaggio.
Esistono decine di documenti, conservati nell’archivio Mondadori, che testimoniano il preciso gusto di Alberto Tedeschi in fatto di letteratura, la sua tendenza a privilegiare gli autori inglesi, più facili da gestire rispetto a francesi e americani – tendenzialmente più truci ed espliciti, e che quindi potevano sollevare problemi di censura preventiva – la qualità e la quantità del suo lavoro di editing, selezione dei testi e cura del prodotto editoriale tout-court.
Fu Tedeschi a scoprire Carlo Jacono e ad assicurarsi la sua collaborazione per più di 3000 copertine. Carlo Jacono, scherzosamente definito l’uomo del cerchio proprio a causa della sua storica collaborazione con Mondadori, in oltre 35 anni firmò anche centinaia di copertine per Segretissimo! e Urania.
Nel 1979 Alberto Tedeschi venne insignito del prestigioso premio Raven della Mystery writers of America, e lo stesso anno lasciò questo mondo.
Nel 1980 Oreste Del Buono, suo storico collaboratore e successore nella direzione della collana, dedicò alla sua memoria quello che tutt’oggi è il più prestigioso premio letterario italiano dedicato al giallo.
Tedeschi o Montano? Storia della vera paternità de I Libri Gialli.
Chi ebbe l’idea de I Libri Gialli? Generalmente si pensa che la paternità della collana e la sua direzione, fin dal 1929, siano da attribuire ad Alberto Tedeschi; lui stesso, però, sfata questo mito in un’intervista rilasciata poco prima della sua morte e poi pubblicata proprio nel 1979 (Il Giallo Mondadori n°1951), correggendo il tiro: il vero ideatore della collana, insieme ad Arnoldo Mondadori, è Lorenzo Montano (al secolo Danilo Lebrecht), intellettuale veronese a cui dobbiamo, dieci anni prima, la fondazione della rivista letteraria La Ronda.
Montano, grande appassionato di letteratura anglosassone, si occupava di reperire e selezionare i titoli inglesi e americani destinati a un’altra collana, I Libri verdi, e propose a Mondadori di distinguere le trame poliziesche, sempre più frequenti e alla moda in quel periodo, pubblicandole in una collana di genere a loro dedicata. L’editore accettò con entusiasmo e nacquero così I Libri Gialli e l’equivoco legato al nome del genere giallo.
Montano e Mondadori tenevano un’intensa corrispondenza d’affari dalla quale si evince, oltre al reciproco rispetto professionale, un rapporto d’amicizia e di autentica fiducia. Fu Montano ad avere l’idea per la veste grafica della copertina con l’illustrazione centrale racchiusa nel famoso cerchio rosso e a scegliere le illustrazioni dell’inglese Edwin Austin Abbey per i numeri pubblicati fino al 1936, costose ma di qualità eccelsa. E ancora, era lui a selezionare i testi meritevoli di pubblicazione in Italia, a contattare autori e agenti letterari per prendere accordi e a controllare il lavoro dei traduttori, quando non si occupava in prima persona della trasposizione italiana del testo, dirigendo di fatto la collana.
Montano fu anche il primo, alla Mondadori, a capire e difendere l’importanza di una traduzione accurata e di qualità, e in questo senso fu un pioniere in tutto il belpaese, in cui non di rado il traduttore invadeva il campo dell’autore piegando la trama alle sue esigenze e fantasie. Nel 1931 notò Tedeschi e lo invitò a entrare a far parte della squadra Mondadori dapprima come traduttore, poi come membro del Comitato di Lettura. Nel 1933 esordì la collana parallela I Gialli Economici, di cui Tedeschi assunse subito la direzione.
A causa delle sue origini ebree, quando vennero emanate le leggi razziali Montano fu costretto a lasciare il paese. La sua collaborazione con Mondadori continuò comunque da Londra finché la collana I Libri Gialli non venne chiusa dal Min.Cul.Pop. nel 1941.
Durante la guerra i rapporti tra Montano e l’editore si raffreddarono. Quando, nel ‘46, I Libri Gialli ripresero la pubblicazione, fu Alberto Tedeschi ad assumere la direzione della collana.
Ambra Stancampiano
Bibliografia e riferimenti:
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- Rivista QB online n°9, dedicato alla figura di Alberto Tedeschi, a cura di L. Del Miglio e V. Armanni http://www.fondazionemondadori.it/qb/index.php?issue_id=41
- L’esordio dei Gialli Mondadori, Oblique studio 27/01/2012, a cura di E. D’Alessio https://www.oblique.it/images/formazione/dispense/esordio-gialli-mondadori.pdf
- Il Blog del Giallo Mondadori
- Blog Jacono Art dedicato alla figura di Carlo Jacono http://jaconoart.blogspot.it/
- Carteggio inedito tra Lorenzo Montano e Arnoldo Mondadori: all’origine del “Giallo” e di alcune collane Mondadori, Anterem Edizioni, a cura di Claudio Gallo http://www.anteremedizioni.it/files/Montano-Mondadori.pdf
- Thriller Magazine, La domenica del Corriere e il Giallo 1920-1940, Parte 3 – Tradurre: sì, ma come? di Roberta Pagotto http://www.thrillermagazine.it/7118/la-domenica-del-corriere-ed-il-giallo-1920-1940-parte-3-di-3-tradurre-si-ma-come