Ciao Serena, benvenuta su Rivista Fralerighe!
Grazie!
Per iniziare ti chiederei di presentarti ai nostri lettori.
L’educazione innanzitutto! Mi chiamo Serena Venditto, ho 37 anni, lavoro al Museo archeologico di Napoli e da sempre sono una lettrice piuttosto accanita. Circa sette anni fa ho conosciuto la compagnia di scrittura e poi casa editrice Homo Scrivens e lì è cominciata la mia avventura editoriale, ho pubblicato prima una commedia dal titolo Le intolleranze elementari (ambientata fra un bar e un ospedale, uno storia sul cuore inteso in senso medico e sentimentale) e poi la trilogia del gatto detective Mycroft.
L’8 maggio la Mondadori ha ripubblicato il tuo romanzo “Aria di neve”. Un traguardo che non tutti raggiungono! Ti va di parlarci di questo “grande salto”?
Mi sembra ancora tutto molto irreale, ho avuto il libro fra le mani, ma credo che finché non lo vedrò in libreria non realizzerò mai davvero. Esattamente un anno fa Aldo Putignano – il direttore editoriale di Homo Scrivens – mi disse che c’era un interessamento, ma mai avrei pensato che sarebbe diventato realtà. E adesso comincia una nuova vita dei miei personaggi, ancora non ci credo.
A questo punto ti chiederei di parlarci di “Aria di neve”. A chi lo consigli? Quali sono i suoi punti di forza, secondo te?
“Aria di neve” è una commedia gialla ambientata in un appartamento a Via Atri 36, nel cuore del centro storico di Napoli. Nel condominio si verifica un suicidio molto sospetto e a indagare sono quattro coinquilini, capeggiati da Malù, archeologa col pallino dei gialli, aiutati dal gatto nero Mycroft: un felino che non fa nulla di paranormale… tranne le cose paranormali che normalmente fanno i gatti! Credo che sia una lettura adatta sia ai giallisti puri – il romanzo ha un’impostazione da giallo classico inglese – sia agli amanti della commedia.
Infine, ti andrebbe di dare tre consigli agli aspiranti scrittori che ci seguono?
1. Leggere. Tanto, sempre, soprattutto del genere che volete scrivere. La scrittura si nutre di lettura.
2. Non pubblicare mai a pagamento. Mai. Mai. Mai.
3. Frequentare l’ambiente, andare a presentazioni, fiere, incontri, l’editoria è fatta di persone, e non è meglio conoscerle da vicino per capire come funziona questo mondo?
Non mi resta che augurarti in bocca al lupo per questa nuova edizione!
Viva il lupo!
Serena Venditto e Aniello Troiano
Un pensiero su ““Aria di neve”, da Homo Scrivens a Mondadori. Intervista a Serena Venditto”