La farfalla asimmetrica, di Paolo Codazzi

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Titolo: La farfalla asimmetrica
Autore: Paolo Codazzi
Editore: Tullio Pironti Editore
Genere: Romanzo storico/fantastico
Pagine: 192
Anno: 2014
Formato: Cartaceo

Trama:
A Palermo circola, tra le tante leggende popolari, quella secondo cui nella quadreria di un’importante famiglia nobiliare sia conservato uno specchio di tela armena ottenuta dalla lavorazione del papiro, la cui cornice era parte integrante di uno di quelli che uomini di cultura araba erano soliti esporre agli angoli delle strade della città, per dare modo ai passanti di acconciarsi, al soldo di un’offerta.
Questo specchio pare abbia, grazie allo spirito benigno che vi dimora, la facoltà di duplicare e fissare sulla tela immagini di soggetti innamorati. Si narra che nel XV secolo, durante il dominio in Sicilia della Suprema Santa Inquisizione, vi sia stato dipinto, da un pittore del Nord, il ritratto di una nobildonna siciliana, e che fra l’artista e la fanciulla fosse nato l’amore.

Giudizio:
Opera complessa e profondamente studiata nei minimi particolari, La farfalla asimmetrica si apre con una spiegazione riguardo il titolo. In origine “Lo specchio armeno”, Paolo Codazzi cambia il nome del libro in quello attuale per motivi editoriali e ne esce, a mio parere, avvantaggiato. È stato proprio il titolo, infatti, a catturare la mia attenzione poiché semplice ma abbastanza ermetico. Una farfalla asimmetrica è, in breve, Continua a leggere “La farfalla asimmetrica, di Paolo Codazzi”

Babele, km 1000, di Stefano Musco

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Titolo: Babele km 1000
Autore: Stefano Musco
Editore italiano: Tullio Pironti editore
Anno di pubblicazione: 2011
Pagine: 194
Formato: brossura
Prezzo di copertina: 10 euro

Trama (dal sito dell’editore):
Una mattina Dio si alza dal letto e non trova le sue pantofole. La cosa potrebbe suonare imbarazzante per uno del suo calibro, ma è solo l’inizio: cinque dei suoi migliori serafini vengono fatti fuori a sangue freddo su una delle guglie baroccheggianti che popolano il surreale mondo delle Torri. Dei sicari neanche l’ombra: spariti tra i meandri delle cuspidi altisonanti. Per i servizi di intelligence del Padre Eterno non v’è dubbio: non è un attentato infernale, ma parte di una congiura ben più ampia. Per scovare i colpevoli Dio non esita a dare carta bianca all’Arcangelo Vermouth, un gerarca in borghese dai metodi spiccioli e dal grilletto canterino, mandato a fare i conti con l’humour macabro del furbo Mefistofele pur di arrivare alla mente sopraffina che ha agito nell’ombra. In un mondo visionano in cui Lucifero è solo l’ombra del terrorista che fu e la guerra fredda tra buoni e cattivi è finita da tempo – diciamo pure dall’ultima pagina della Bibbia – un mucchio selvaggio decide di dare una scossa agli eventi. Mercenari e cospiratori senza scrupoli, ma anche artisti e romantici di ogni tipo, si giocano il tutto per tutto in una realtà surreale – l’unica realmente possibile – in cui il Padre Eterno fuma sigari cubani e la fine del mondo più volte annunciata è routine da telegiornale. Brillante e ironico, candido e disturbante, l’esordio letterario di Musco. Uno sguardo singolare, un punto di vista spostato, da piano inclinato, per una Babele che si crea risposte senza porsi più domande.

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Le pantofole di Dio. L’origine di tutti i mali… Belle, eh?


Recensione:

Innanzitutto è una bella storia. Al di là di ogni speculazione sui quattro sensi della scrittura, una storia deve essere bella, nel senso che deve procurare piacere: “La letteratura è una delle forme della felicità” ripeteva spesso Jorge Luis Borges e io non posso che dargli ragione. Ebbene, Babele km 1000 mi ha regalato felicità. Complotti, inseguimenti, capovolgimenti si fondono armoniosamente con riflessioni dei personaggi, dialoghi a tinte forti e scenette comiche. Il tutto è tenuto insieme dal collante dell’umorismo caustico, di cui il libro è intriso.
È la storia di un complotto contro Dio portato avanti da Continua a leggere “Babele, km 1000, di Stefano Musco”

La percezione del fantasy in Italia

“China Mieville scrive regolarmente sul Guardian, e in Italia sarebbe impensabile. Terry Pratchett è stato nominato “sir”, e Neil Gaiman è una gloria nazionale. Però parliamo di autori del calibro di Pratchett, Gaiman, Mieville. […] In Italia c’è un fantastico la cui qualità è all’altezza di quello anglosassone? Questione di gusti, ma la mia risposta … Continua a leggere La percezione del fantasy in Italia